Spettro di Vega, Michele Di Costanzo

Spettro di Vega

Equipment

Loading...

Acquisition details

Loading...

Description

Una scheda relativa all'analisi spettroscopica di Vega, con lo star analyser100. Probabilmente si potrebbero ricavare altre informazioni ma queste sono quelle che mi sono venute in mente. Lo spettro comunque, in assoluta conformità con quelle che sono le caratteristiche delle stelle di classe A, mostra evidenti le righe dell'idrogeno (serie di Balmer): questo significa che nell'atmosfera della stella è presente questo elemento chimico. Normalizzando lo spettro, ossia tenendo conto della sensibilità del sensore utilizzato per la ripresa, è possibile vedere in che regione dello spettro stesso la stella emette maggiormente, 390 nm circa (390x10^-9 metri) che corrisponde alla regione blu-viola dello spettro elettromagnetico. Utilizzando la relazione di Wien è possibile, partendo da questa lunghezza d'onda, calcolare la temperatura superficiale della stella che risulta essere di circa 7500K in conformità col colore bianco che ci mostra la stella all'osservazione. A questo punto potrebbe sorgere un equivoco: non abbiamo detto precedentemente che l'emissione massima avviene alla lunghezza d'onda cui corrisponde radiazione monocromatica viola? Ebbene, il colore percepito da parte di un individuo, dipende da notevoli fattori, i principali dei quali sono: il nostro occhio, che come qualsiasi sensore è più sensibile a certe lunghezze d'onda piuttosto che ad altre (il picco di sensibilità dell'occhio umano si manifesta alla radiazione cui corrisponde lunghezza d'onda 550nm, guarda caso siamo tarati con il picco di emissione del Sole); le caratteristiche della radiazione elettromagnetica che giunge al nostro occhio, in genere non monocromatica (non un colore puro) ma una mescolanza che genera colori diversi. Per intenderci, nello spettro, costituito da radiazioni monocromatiche, non è presente il bianco che è il colore policromatico per eccellenza, costituito dalla "mescolanza" di tutti gli altri colori "puri" (se si scompone un raggio di luce bianca compare un arcobaleno costituito da tutti i colori, no?). Fatta questa lunga premessa, non dovrebbero esserci equivoci circa il colore bianco di Vega, restituito dall'insieme delle radiazioni monocromatiche che dalla stella giungono al nostro occhio, esattamente lo stesso che mostra un pezzo di ferro portato ad una temperatura di 7500K.

Spero di non essermi dilungato troppo e di non avervi annoiato, buttare la scheda lì probabilmente non avrebbe avuto senso e chi non si è mai interessato di queste cose probabilmente non l'avrebbe capita.

Comments

Histogram

Spettro di Vega, Michele Di Costanzo