Celestial hemisphere:  Northern  ·  Constellation: Cygnus (Cyg)
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SH 2-106, Alberto Tomatis
SH 2-106
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SH 2-106

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SH 2-106

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Description

Sh2-106 è una nebulosa a emissione visibile nella costellazione del Cigno.

La sua caratteristica più evidente è la sua forma marcatamente bipolare,

al punto che all'epoca della sua scoperta, avvenuta nel 1946, venne scambiata per una nebulosa planetaria.



Il centro della nebulosa ospita una giovanissima stella di grande massa circondata da un disco di polveri;

la radiazione di questa stella ionizza il gas nelle sue vicinanze, mentre le regioni più remote si limitano a riflettere la sua luce.

A breve distanza dalla regione centrale si trova un giovanissimo ammasso di protostelle di piccola massa, a riprova che nella zona

sono attivi diversi fenomeni di formazione stellare. La stima maggiormente accettata per la distanza della nube è circa 600 parsec (circa 1950 anni luce).



La caratteristica predominante di Sh2-106 è la sua struttura marcatamente bilobata; questi lobi sono composti da materiale in espansione

e sono separati da una banda di nubi non illuminate. Al centro della nebulosa è presente una sorgente di radiazione infrarossa,

indicata di solito con le sigle S106 IRS 4 o S106 IR;[2] si tratta di una stella massiccia di classe spettrale O8 o, al più, dei primi numeri della classe B,

con una temperatura superficiale che, nel primo caso, dovrebbe essere pari ad almeno 37 000 K. Questa stella è caratterizzata dal possedere

un forte vento stellare che determina una perdita di massa pari a 10-6 M⊙ all'anno, che viene espulsa alla velocità di circa 100 Km/s. S106 IR è di

fatto un stella giovane la cui età è stimata attorno ai 100 000 anni; attorno ad essa si estende un grande disco circumstellare di polveri molto dense,

che coincide con la parte centrale della nebulosa. La parte interna dei getti viene direttamente ionizzata dalla stella centrale, emettendo a sua volta una luce rossastra,

mentre le parti più esterne, che non ricevono la radiazione sufficiente a innescare la ionizzazione, si limitano a brillare per riflessione.



Attorno alla nebulosa si estende un campo magnetico le cui linee di campo sono orientate parallelamente all'asse polare della struttura bipolare;

si ritiene che questo campo magnetico venga forzato alla contorsione dalla morfologia toroidale della banda oscura.

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